Concorso IngeFeltrinelli: due nostre studentesse sono finaliste
Quest'anno la nostra scuola ha partecipato alla terza edizione del Concorso IngeFeltrinelli del bando privato della celebre casa editrice Giangiacomo Feltrinelli.
Il bando del concorso richiede la stesura di uno script di natura progettuale e ipotetica, incentrato su un tema rilevante e significativo per le nuove generazioni. L'obiettivo è affrontare e combattere le ingiustizie più sentite dalla nostra epoca, con l'intento di abbattere uno dei muri più resistenti del nostro tempo: la negligenza, l'indifferenza e la dissociazione.
Il lavoro presentato si intitola: "Oltre il Confine - La Barriera Invisibile" realizzato da Nosrat Zakaria (2HBI) ed Anna Zampese (2HBI), guidate dal Professor Pietro Vettorello.
Le ragazze sono arrivate finaliste, con il loro lavoro menzionato nella shortlist pubblicata il 16 gennaio nel sito della casa editrice.
"Quando abbiamo deciso di partecipare al concorso privato Inge Feltrinelli, volevamo affrontare un tema che sentivamo nostro, qualcosa che potesse parlare direttamente alla nostra generazione. Da questa esigenza è nato "Oltre il Confine, la Barriera Invisibile", un'idea progettuale per un podcast d’inchiesta che esplora il sottile limite tra il mondo reale e quello virtuale. Guidate dal nostro insegnante, il professor Vettorello, abbiamo voluto indagare come la tecnologia digitale influisca sulla salute mentale e sulle relazioni umane, trasformando il modo in cui ci percepiamo e interagiamo con gli altri.
La nostra ricerca è iniziata con un sondaggio anonimo rivolto a più di 500 giovani, dai 13 ai 18 anni. Le risposte hanno fatto emergere temi ricorrenti e problematiche che ci hanno spinto a riflettere: l’ansia sociale amplificata dai social media, il senso di isolamento, il dolore non condiviso, e la pressione del “dover decidere” in un mondo che non sembra lasciare tempo per sé stessi. A partire da questi dati, abbiamo costruito tre personaggi che racchiudono le esperienze di tanti adolescenti, dando voce a chi, come noi, vive sulla propria pelle queste sfide.
Sara, la protagonista del primo episodio, è una ragazza di 15 anni che sente il peso delle aspettative imposte dai social media. La sua ansia deriva dal confronto continuo con modelli di perfezione irraggiungibili, che la portano a dubitare di sé stessa e a sentirsi sempre inadeguata. Nel suo racconto, Sara riflette su come i social abbiano trasformato il suo modo di relazionarsi, rendendolo più filtrato e meno autentico. Il suo viaggio verso un uso più consapevole del digitale inizia con piccoli passi, come spegnere i social per un giorno e trovare modi per esprimere sé stessa senza filtri.
Omar, invece, ci ha portate a esplorare il tema del lutto e della solitudine. Dopo il suicidio di una compagna di classe, si trova a fare i conti con il vuoto lasciato dalla sua perdita e con le difficoltà di esprimere il proprio dolore in un contesto che percepisce come distante. Omar si chiede come sarebbe stata vissuta questa esperienza nel suo paese d’origine, dove il lutto e la salute mentale spesso vengono minimizzati. Scrivere una lettera alla sua amica scomparsa diventa per lui un atto catartico, un modo per iniziare a elaborare il dolore e riconnettersi con sé stesso. La sua storia ci ha insegnato quanto sia importante non affrontare tutto da soli e trovare il coraggio di chiedere aiuto.
Infine, Elias, che si avvicina all’esame di maturità, incarna l’ansia del dover prendere decisioni definitive. A soli 18 anni, si sente schiacciato dalla pressione di un mondo che corre troppo veloce, dove tutti sembrano avere già pianificato il proprio futuro. Elias si sente alienato, come se fosse sempre in ritardo rispetto agli altri, non solo nelle scadenze scolastiche, ma nella vita stessa. La sua storia ci ha fatto riflettere sul rischio di burnout che molti giovani affrontano e sull’importanza di trovare il proprio ritmo, senza lasciarsi condizionare dalle aspettative esterne.
Il nostro lavoro si è articolato in diverse fasi. Dopo aver condotto il sondaggio e analizzato i dati raccolti, abbiamo approfondito il tema attraverso fonti accademiche, articoli e interviste con esperti di psicologia e comunicazione digitale. La creazione dei personaggi è stata il passaggio successivo: volevamo che le loro storie fossero autentiche e che rispecchiassero esperienze comuni, ma spesso poco raccontate. Abbiamo quindi scritto e registrato il podcast, cercando di mantenere un linguaggio accessibile ma al tempo stesso capace di stimolare una riflessione profonda.
Per noi, Oltre il Confine è molto più di un progetto extra-scolastico. È un invito a fermarsi, a riflettere sul rapporto che abbiamo con la tecnologia e a riscoprire l’autenticità nelle relazioni e nel modo in cui viviamo il nostro tempo. Siamo orgogliose del percorso che abbiamo fatto e speriamo che il nostro lavoro possa contribuire a creare un dialogo più aperto e consapevole su questi temi che ci toccano tutti da vicino."
Un sentito ringraziamento va al nostro Preside Piervincenzo Di Terlizzi, alle Vicepresidi Elena Bozzetto e Paola Pagotto, che hanno permesso l'iscrizione al concorso, al Professor Pietro Vettorello, che ci ha seguite con dedizione e alla giuria del Premio IngeFeltrinelli.
Nosrat Zakaria 2HBI